Un’impresa del turismo su tre in Friuli Venezia Giulia è disposta a effettuare investimenti nel prossimo triennio. La maggior parte punterà a miglioramenti strutturali, ma non mancano tra gli obiettivi la formazione per il personale e il marketing online. Per questo, sottolinea la presidente regionale di Federalberghi Fvg Paola Schneider, «è necessario che la Regione aumenti i finanziamenti a disposizione della ricettività. I 28 milioni di due anni fa sono terminati e certo non può bastare il milione e 900 mila euro stanziato per il 2018».

L’Osservatorio di Confcommercio Fvg, con il contributo di Format Research, ha raccolto inoltre i dati di un questionario (373 interviste) che puntava ad approfondire l’interesse degli imprenditori a incrementare la qualità della propria azienda analizzando le prospettive di investimento. Ne emerge tra l’altro che il 42% delle imprese del turismo Fvg ha effettuato investimenti negli ultimi tre anni (dal 2015 al 2017), con una propensione più marcata in provincia di Udine (47,2%) e meno in quella di Gorizia (36,1%). Due imprese su tre (65,6%) di quelle che hanno investito lo hanno fatto in formazione del personale, il 16,4% in apertura di nuove sedi, l’8,7% in ristrutturazioni.
Il motivo dei mancati investimenti? L’assenza di necessità principalmente, ma ben il 28% dichiara di non avere avuto a disposizione i fondi necessari, propri, bancari o contributi. L’intenzione è però appunto di continuare a investire nel prossimo triennio: prospettiva che è confermata da oltre il 35% dei casi (39,7% in provincia di Udine, 36% a Pordenone, 34,2% a Trieste, 30,1% a Gorizia).
Più nel dettaglio, delle imprese che intendono investire, il 62,4% pensa a investimenti strutturali e, in particolare per l’efficientamento energetico (44,3%), la gestione dei rifiuti (42,6%), impianti per la sicurezza (31,2%) e l’accessibilità per disabili e anziani (24,1%, erano ammesse risposte multiple). Il 23,6% investirà principalmente invece nella formazione per il personale (47,9% informatica, 21,7% marketing e comunicazione) e il 12,7% nel miglioramento della gestione aziendale (69,2% sviluppo sito web, 51,8% canali social, 33% pubblicità tradizionale). Complessivamente una impresa su quattro ha effettuato investimenti di recente ed è allo stesso tempo intenzionata a proseguire. «Indicatori quindi di una forte propensione degli operatori a migliorare la qualità dell’offerta turistica regionale – sottolinea Schneider – per far fronte alle opportunità del turismo globale. Per questo servono più fondi, e pure una revisione dei rapporti con il sistema bancario».